Il Teatro di San Carlo, meglio noto come il Teatro San Carlo o più semplicemente “il San Carlo” per i napoletani, è il Teatro d'Opera più antico del mondo che sia ancora attivo. La sua fondazione, avvenuta nel 1737 per volontà di Carlo III di Borbone, anticipa di 41 anni quella della Scala di Milano e di 55 quella della Fenice di Venezia. Primo teatro Italiano ad istituire una scuola per la danza, Il San Carlo è stato inaugurato con la messinscena dell' “Achille in Sciro” di Pietro Metastasio, il riformatore del melodramma, fra i principali innovatori dell'Opera.
Il Teatro è stato la casa della Scuola Musicale Napoletana, la cui lezione fu considerata riferimento per tutta la musica europea: «Napoli è la capitale musicale d'Europa, che vale a dire, del mondo intero», scriveva Charles de Brosses, il magistrato e uomo di cultura francese, tra gli autori della Encyclopédie di Diderot e d'Alembert, nelle sue “Lettres familières écrites d’Italie” nel 1739 e 1740.
Lo sapeva bene Leopold Mozart, che condusse il giovanissimo Wolfgang ad ascoltare Jommelli e a farsi ascoltare al cembalo presso il Conservatorio della Pietà dei Turchini, una delle quattro gloriose scuole di musica della Città, i primi conservatori d'Europa. Il palcoscenico del San Carlo ha poi ospitato il debutto assoluto del ventitreenne Gioacchino Rossini, le prime di Vincenzo Bellini e Giuseppe Verdi. Doninzetti scrisse per il Massimo napoletano diciassette opere, Paganini infiammò col suo violino il Teatro.
In Temi conosciamo il valore della longevità, quello della sintesi tra tradizione e innovazione, e quello della consapevolezza delle radici, dalle quali una civiltà, così come un'impresa, si sviluppano e prosperano. Per questo motivo, anche per il 2019, abbiamo deciso di dare continuità al percorso triennale di partecipazione all’iniziativa “Concerto d’Imprese” a favore del Teatro di San Carlo, attraverso Art Bonus, il credito d’imposta per il sostegno della cultura e dello spettacolo.
Il nostro supporto, insieme a quello di altre undici realtà imprenditoriali campane, ha consentito al Teatro di rafforzare il percorso artistico della Stagione di Concerti 2018/19 con le performance di grandi interpreti della scena contemporanea come Valery Gergiev alla guida dell’Orchestra del Teatro Marinskij di San Pietroburgo, Cecilia Bartoli e l’Ensemble barocco Les Musiciens du Prince di Monaco, nuovi talenti emergenti del panorama pianistico internazionale come Lorenzo Pone (borsista al Royal College of Music di Londra) e un’esecuzione dell’integrale delle nove Sinfonie di Beethoven affidate alla bacchetta di Juraj Valcuha alla direzione dell’Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo e dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino.